Inflazione statunitense: tre considerazioni positive alla luce del rapporto di questa settimana
L’inflazione resta uno degli argomenti più importanti per investitori e consumatori. Il brusco aumento dei prezzi cui abbiamo assistito dopo la pandemia da Covid ha messo a dura prova le famiglie, mentre i mercati finanziari hanno registrato generalmente correzioni, visti gli aggressivi cicli di inasprimento che le banche centrali hanno iniziato ad adottare. In un mio blog di novembre, affermavo che stavamo iniziando a vedere un barlume di luce alla fine del tunnel dell’inflazione, ma come non ne fossimo ancora fuori. Da allora, la situazione è migliorata e credo che siano stati compiuti reali progressi verso l’obiettivo di inflazione. Ieri, il rapporto IPC ha segnalato che l’inflazione statunitense è scesa del 4,9% nel mese di aprile, confermando la sua tendenza disinflazionistica. Anche l’inflazione di fondo ha segnato un calo, passando al 5,5% anno su anno (a/a). Tre sono le tematiche chiave che, a partire da questo rapporto, mi rendono ottimista rispetto all’inflazione nei prossimi mesi:
1. Le pressioni inflazionistiche si stanno attenuando: il nucleo della distribuzione si sta spostando a sinistra e ciò significa che non sono solo poche voci a spingere al ribasso l’inflazione, quanto piuttosto una tendenza più ampia. Un numero crescente di categorie sta iniziando a muoversi nella giusta direzione. Ciò risulta particolarmente evidente guardando all’IPC mediano, che si concentra sul nucleo di distribuzione, evitando tutto il trambusto provocato dalle eccezioni.
Fonte: Bloomberg, Federal Reserve Bank of Cleveland, 30 aprile 2023
2. Gli affitti sembrano aver raggiunto il picco: il rapporto in questione ha confermato la decelerazione dei prezzi degli affitti. Si tratta di un dato importante, in quanto gli affitti avevano rappresentato fino a questo punto la componente decisamente maggiore del paniere di inflazione e, di conseguenza, il principale motore. Se calano, con essi calerà probabilmente anche l’inflazione. Non è ancora chiaro fino a che punto possano scendere gli affitti, dato l’aumento dei salari, ma la debolezza del mercato immobiliare li manterrà almeno per qualche tempo sulla giusta traiettoria. Come evidenziato dal grafico qui sotto a destra (dx), i prezzi degli immobili residenziali precedono solitamente gli affitti di circa 18 mesi.
Il valore e il reddito degli asset del fondo potrebbero diminuire così come aumentare, determinando movimenti al rialzo o al ribasso del valore dell’investimento. Possibile che non si riesca a recuperare l’importo iniziale investito. Le performance passate non sono indicative dei risultati futuri.