Banca Centrale Europea o Centro Europeo della Politica?

La BCE è una banca fondata sul principio di indipendenza con lo scopo di intervenire sul piano economico piuttosto che su quello politico. Di recente il ruolo e il mandato dell’istituto di Francoforte sembrano però aver assunto una valenza diversa.

L’orientamento sempre più politico della BCE è ben sintetizzato dalle dichiarazioni di Weidmann, che ha messo a confronto l’annuncio di un possibile acquisto di obbligazioni e quello di un massiccio finanziamento agli Stati tramite l’iniezione di liquidità dalle banche centrali non indipendenti.

Non solo la BCE è ormai un organo apertamente politico, ma tenta persino di sostituirsi ai governi. Imponendo precise condizioni all’acquisto dei buoni del tesoro, la massima autorità finanziaria europea ambisce a disporre dei poteri sovrani di uno Stato, quali la tassazione, il controllo sulla spesa pubblica e sulla stampa di moneta. La BCE potrebbe quindi vedersi costretta ad adottare la scomoda decisione di interrompere l’immissione di liquidità qualora uno Stato non soddisfacesse i requisiti previsti. Non sorprendono dunque le critiche del presidente della Bundesbank.

Questo non è l’unico modo in cui la BCE ha iniziato ad esercitare il potere politico. Dichiarando esplicitamente di voler salvare l’euro a qualunque costo, ha di fatto adottato una misura politica. L’unione monetaria è per definizione un costrutto politico. Ecco perché il duplice mandato della BCE volto a stabilire un target per l’inflazione e a preservare la moneta unica, si avvicina sempre di più alle prerogative di un governo.

Una delle critiche mosse contro la BCE in quanto entità politica riguarda la sua costituzione, da molti ritenuta poco efficiente e democratica. In primo luogo, l’attribuzione di un voto per Paese esclude del tutto la rappresentanza proporzionale e potenzialmente può andare a discapito degli Stati più grandi che non sono d’accordo con le misure adottate ma devono comunque pagare il conto (come la Germania). In secondo luogo, anche la nomina dei membri del Consiglio è antidemocratica. E infine, i membri del Consiglio in quanto governatori delle banche centrali nazionali tendono a essere degli economisti!

Esiste sempre uno stretto legame tra una banca centrale e il suo stato di appartenenza che le impedisce di agire in maniera del tutto indipendente. La BCE si sta trasformando sempre più in una sorta di Centro Europeo per la Politica. I governi europei accetteranno il cambiamento? E la BCE riuscirà a fare buon uso di questo potere?

Il valore e il reddito degli asset del fondo potrebbero diminuire così come aumentare, determinando movimenti al rialzo o al ribasso del valore dell’investimento. Possibile che non si riesca a recuperare l’importo iniziale investito. Le performance passate non sono indicative dei risultati futuri.

Richard Woolnough

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