Sette grafici spaventosi per terrorizzare gli investitori questo Halloween

A cura del team Fixed Income di M&G Investments

Gli investitori obbligazionari potrebbero ritrovarsi a “chiudere le tende e nascondersi sotto il divano” questo Halloween. Ci sono molti motivi per essere timorosi: deterioramento dei fondamentali dei mercati sviluppati, calo della fiducia nel mercato del lavoro e  segnali di rallentamento nei trasporti. E questo è solo l’inizio!

In questa stagione di pumpkin spice latte, diamo un’occhiata a sette grafici che vanno oltre il rally osservato negli asset rischiosi. Forse non è tutto così roseo come sembra in superficie. Forse è meglio dare un’occhiata sotto il letto alla ricerca dei rischi di mercato…

Happy Halloween!


1. L’EM-ificazione dei DM? Gli investitori trovano spaventosa la sostenibilità fiscale dei DM.


Poiché le economie dei mercati sviluppati continuano a sostenere livelli di debito storicamente molto elevati e con l’emissione di titoli di Stato ai massimi storici, si sta assistendo a una crescente convergenza nella volatilità tra i mercati emergenti (EM) e quelli sviluppati (DM). I fondamentali degli EM sembrano solidi, ma si è registrato un deterioramento nei DM. Questo comportamento “da lupo mannaro” non è passato inosservato e i mercati stanno iniziando a prezzarlo.

La luna piena fa ululare i fondamentali dei DM

2. Si avvicina l’oscurità? Il mercato del lavoro vede una recessione in agguato?


La tensione nel mercato del lavoro è un classico segnale di recessione. Il “Conference Board Consumer Confidence Labor Differential” suggerisce un deterioramento significativo nella disponibilità di lavoro. Riconoscere una recessione è facile a posteriori, ma forse si è già intrufolata in casa, nascondendosi dietro la porta? La forma ricorda quella delle recessioni passate… la storia potrebbe ripetersi?

Incubo a Wall Street

3. Le spese per gli interessi stanno togliendo la possibilità di accedere a servizi migliori?


Negli ultimi 10 anni i livelli di debito del governo statunitense sono aumentati vertiginosamente. Ci troviamo in una situazione in cui gli interessi passivi sul debito USA superano di gran lunga il loro budget per la difesa (800 miliardi di dollari)! Con così tanti soldi spesi in interessi, quali sono le conseguenze per i cittadini in termini di servizi e quale impatto ha questo sulla crescita? Si tratta di una spirale negativa dalla quale è difficile uscire?

“Ti piacciono gli interessi da brivido?” Abbastanza da farti URLARE.

4. Panico nei trasporti USA – presagio di rallentamento dell’economia?


Il Cass Freight Index è una misura dell’attività mensile del trasporto merci. Una combinazione di politica monetaria restrittiva e di consumatori in difficoltà ha portato a un deterioramento dei dati, e l’impatto dei dazi non si è ancora pienamente manifestato. Ci stiamo avvicinando ai livelli che abbiamo visto l’ultima volta durante la crisi finanziaria globale – un serio rallentamento dell’economia. Forse questo indica qualcosa di più pericoloso in agguato sotto la superficie dell’economia globale? Non abbiamo ancora percepito tutti gli effetti?

Ci servirà una barca più grande! E più di una! O il rallentamento sarà già arrivato.

5. Scherzetto per l’azionario, dolcetto per l’obbligazionario?


Durante gli anni 2010 non c’era alternativa all’investire in azioni. Tuttavia, oggi non è più così. Le obbligazioni sono tornate! Dal 1881, il rendimento eccedente dell’indice CAPE di Shiller è stato un indicatore affidabile dei rendimenti decennali successivi nei mercati azionari. Gli anni 2010 hanno prodotto rendimenti straordinari, ma le valutazioni stanno diventando sempre più elevate. Ai livelli attuali, l’S&P 500 renderebbe l’1,6% annualizzato nei prossimi 10 anni. Con i Treasury USA a 10 anni senza rischio che offrono un rendimento del 4%, le obbligazioni sono decisamente più interessanti. Tutto questo prima di considerare il rendimento aggiuntivo disponibile nei mercati del credito e la possibilità di sovraperformance con un gestore attivo!

“Chi chiamerai?”

“Fixed Income!”


6. Il fantasma della crisi finanziaria globale nelle nuove costruzioni e vendite immobiliari a Londra?


Il mercato immobiliare può essere un buon indicatore dello stato di salute di un’economia. Se il mercato è vivace, si generano effetti moltiplicatori su altri settori, poiché gli acquirenti di case acquistano nuovi mobili, tappeti, elettrodomestici, ecc. Attualmente, le nuove costruzioni e le vendite immobiliari a Londra sono a livelli simili a quelli della crisi finanziaria globale – un possibile segnale di rallentamento economico, se osservato su scala nazionale. Sono in corso iniziative per rilanciare il mercato immobiliare e incentivare nuove costruzioni attraverso riforme urbanistiche necessarie, nel tentativo di evitare un rallentamento. Se si sta avvicinando una recessione, sarà profonda come quella della crisi finanziaria globale? Secondo noi, no, anche se potrebbe avere una forma ‘a L’.

Déjà Boo: le nuove costruzioni e vendite immobiliari a Londra ricordano spaventosamente il 2008


7. Un “Sesto Senso” nel mercato dei prestiti auto USA?


Si è registrato un forte aumento delle insolvenze gravi sui prestiti auto (definite come rimborsi in ritardo di oltre 90 giorni) a causa dell’impatto del contesto di tassi più elevati sui consumatori. Siamo ora a livelli che si avvicinano a quelli della crisi finanziaria globale, il che potrebbe indicare la crescente debolezza delle famiglie. Nel periodo rappresentato da questo grafico, il debito totale in essere per i prestiti auto è passato da 800 miliardi di dollari nel 2008 a 1,65 trilioni di dollari nel 2025, tenendo conto dell’inflazione e dell’aumento dei prezzi delle auto in questo arco di tempo, sebbene oggi molte più vetture siano acquistate tramite finanziamenti.

“Vedo prestiti auto morti”– stiamo forse vedendo la stessa debolezza del consumatore del 2008?

Il valore e il reddito degli asset del fondo potrebbero diminuire così come aumentare, determinando movimenti al rialzo o al ribasso del valore dell’investimento. Possibile che non si riesca a recuperare l’importo iniziale investito. Le performance passate non sono indicative dei risultati futuri.

Bond Vigilantes

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